venerdì 27 aprile 2012

La mia proposta: Costruire una caserma dei Carabinieri


Al periodico Malgrado tutto
Idee per un paese

Dopo aver letto nel vostro sito l'iniziativa "Idee per un paese" vi scrivo una mia idea per Racalmuto da inserire nel libro bianco da sottoporre ai commissari prefettizi.
L'idea: costruire una Caserma dei Carabinieri.
La Caserma si trova da più di trent'anni in locali privati presi in affitto, la competenza per costruire un edificio demaniale da adibire a caserma è del Comune di Racalmuto. 
Il momento è ideale per chiedere un finanziamento alla Regione o al Ministero competente e realizzare un presidio così importante per la sicurezza dei cittadini è il segno più autentico del cambiamento, un investimento alla legalità.

Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera

Ero la persona scomoda da eliminare

Sono passate alcune settimane dallo scioglimento del consiglio comunale, prima di allora tutti in piazza a discutere; a cercare strategie e alleanze per accaparrarsi una poltrona al comune. Tutti per il bene del paese, si capisce. Ma in quei giorni che precedevano lo scioglimento si toccavano con mano delle situazioni per nulla convincenti. Io ero la persona scomoda da eliminare.Politicamente spero. Quello che aveva scritto e denunciato i misfatti degli uscenti, di chi ha sbagliato e governato male Racalmuto.
Mi è arrivata voce che in una riunione qualcuno ha detto: "Se il comune non viene sciolto e si va a votare, Scimè non dovrà scendere nemmeno in piazza". 
Non è necessario decodificare, per capire. Chi parla, scrive e pensa con la propria testa non piace alla mafia e nemmeno alla politica, non è un uomo d'onore. Tutti a cercare l'uomo del silenzio, di chi non ha detto o ha detto molto poco di Racalmuto, facendosi i fatti propri.
Bisogna ripartire, ma senza tralasciare la memoria.

Sergio Scimè, blogger regalpetra libera

venerdì 13 aprile 2012

Il ministro Cancellieri mette piede nell'aula del consiglio sciolto per mafia

Tutti quanti, o quasi, avete visto o letto i momenti della visita del Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, a Racalmuto, ma nessuno vi ha detto cos'è successo veramente.


Arrivo alle 10,55 circa. Il Ministro scende dall'auto davanti al portone del municipio di Racalmuto, sale le scale ed entra in quella che è stata fino a qualche giorno fa l'aula del consiglio comunale sciolto per infiltrazione mafiosa.

Dentro c'erano i rappresentanti delle forze dell'ordine, della magistratura, il vescovo, il prefetto di Agrigento, i tre commissari prefettizi che guideranno per 18 mesi il comune e i redattori di "Malgrado Tutto".
Non c'era nessun altro, qualcuno ha provato ad entrare ma è stato allontanato dalla polizia.

"Scusi, non può entrare. Mi dispiace."
Un incontro a porte chiuse. Fuori dall'aula anche l'ex commissario straordinario dott.Petralia. Un commissario che per cautela ha fatto poco in questi mesi, quasi nulla. 
L'ingresso del ministro ha dato la sensazione di un  "Colpo di Stato" in un  comune dove la ragione si è persa. Tutta gente in divisa con altrettanti uomini della polizia in borghese. Insieme al ministro entra il prefetto che guiderà il comune: Gabriella Tramonti.  C'è molto lavoro da fare.

Democrazia sospesa, a tutela della legalità.
Le frasi dette nell'aula consiliare: 
"Siamo qui per portare legalità e giustizia. Siamo qui per fare pulizia e riportare democrazia in un paese vittima di imbrogli amministrativi e di infiltrazione mafiosa dentro l'istituzione".
I cittadini racalmutesi in gran silenzio accolgono il ministro, quando si affaccia dalla chiesa Madre nel corso di via Garibaldi per vedere la statua di Sciascia. Un'atmosfera molto diversa rispetto a quando a far visita  era stato il Presidente della Repubblica Napolitano.
Un silenzio che assume una pluralità di significati.

Un aiuto nell'interpretazione del silenzio.
Ognuno sceglie l'opzione più confacente.
Opzione n. 1 : Il silenzio di un bambino che ha fatto una monelleria.
Opzione n. 2 : Il silenzio di una comunità cosciente e rispettosa della decisione ministeriale.
Opzione n. 3 : Il silenzio di una comunità stanca dopo anni di ingiustizie.

Le parole del Ministro"Privare un comune di eleggere i propri rappresentanti è una forzatura, da questa forzatura rinascerà il paese". Speriamo.
In auto blu, con il lungo seguito di polizia e carabinieri, visita alla sede della Fondazione Sciascia.
Lì, il discorso si fa molto lungo.


Blog REGALPETRA LIBERA
blogger Sergio Scimè

Perchè viene il ministro dell'interno a Racalmuto?

1) Perché viene  il Ministro dell'Interno?
2) Perché il Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazione mafiosa?

La risposta da parte mia è secca: perché in questi anni la politica che ha governato Racalmuto ha commesso degli errori gravissimi. In modo particolare a sbagliare è stato chi ha promesso legalità e correttezza morale e poi in realtà ha fatto il contrario.
Ha sbagliato quella politica che non si è mai preoccupata di creare una classe dirigente pulita, lontana dalla mafia.
Hanno sbagliato i consiglieri comunali perché due anni fa, dopo le dimissioni del sindaco, dopo le indagini degli ispettori prefettizi dovevano dimettersi, invece sono rimasti al loro posto "testardamente". 
Hanno sbagliato quei burocrati che non hanno osservato la legge per fare i propri interessi.
Io con altri giovani, a gran voce abbiamo cercato di far capire che le cose non andavano, abbiamo fatto di tutto  per non arrivare a questo punto. Non è vero che a Racalmuto non esiste una coscienza civile, la verità è che questa coscienza rimane isolata.
Mi dispiace che la politica, i partiti, l'associazionismo, quelli che avevano un sogno, in questo momento molto critico non si esprimono, sono in silenzio. La mia posizione, quella del blog, è sempre stata chiara e limpida. Ci siamo presentati sempre con la nostra faccia, con le nostre idee, con la nostra voglia di legalità e di cambiamento.
Domani si insedieranno i tre commissari prefettizi al governo del paese, nominati dal Presidente della Repubblica e sarà direttamente il Ministro Anna Maria Cancellieri con la sua presenza a Racalmuto a rafforzare questa forte presenza dello Stato alla guida dell'amministrazione comunale.
Una data importante, che non dimenticheremo.
Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera

RACALMUTO La sofferenza di Gesù davanti il portone della casa comune

VENERDI' SANTO. Racalmuto. Ore 12,10. 6 aprile 2012.   La passione di Gesù Cristo si ferma lì, davanti il portone del palazzo municipale. Una scena singolare, in un momento di grande difficoltà e dimancanza di valori, una pubblica amministrazione che esce sconfitta, Cristo Gesù si ferma. Un'immagine che ci deve far riflettere. Gesù è stato Crocifisso per i nostri peccati. Siamo tutti peccatori, anche il nostro ente ha peccato. Il giorno della morte di Gesù, nostro Signore, per Racalmuto (oggi più di ieri)   ha un significato molto profondo, dopo lo scioglimento dell'apparato politico ed amministrativo.

Auspichiamo l'inizio di una Pasqua di Resurrezione.
Martedì 10 aprile 2012, lo Stato italiano guiderà le sorti del nostro paese. L'insediamento dei tre commissari accompagnati dal ministro dell'interno, viene visto dai cittadini come possibile svolta verso la legalità, la trasparenza e la rinascita di un buon governo. I tre commissari  governeranno per 18 mesi, periodo necessario per un'attenta riflessione e per un recupero di una etica smarrita.
Significativa la bandiera d'Italia e quella Europea nel balcone del Comune posizionate a mezz'asta non per volere di alcuno, ma per spirito di servizio.

Sergio Scimè 
blogger Regalpetra libera