giovedì 13 giugno 2013

Vacanze scolastiche: un esercizio di libertà

E' sempre bello quando la scuola finisce ed iniziano le vacanze. Se si chiede ad un ragazzo:
- perché sono belle le vacanze? 
ti risponderà:
- perché mi alzo più tardi la mattina. 
Ed è giusto così. Le vacanze servono per far riposare la memoria, dopo un anno di leggere, scrivere e ripetere.
Con le vacanze non si dimentica. Anzi. Durante il riposo le competenze acquisite si solidificano, diventano strutture mentali; abilità personali.
Le vacanze sono belle perché si è più liberi di vivere la propria vita. Un esercizio di autonomia. Per le vacanze, soprattutto quelle estive, il giovane studente ha più tempo a disposizione per scegliere in libertà tutto.
Ci sono studenti che d'estate lavorano, altri che potenziano le lingue straniere, quelli che giocano tutto il giorno: c'è chi va a mare, chi in piscina, chi in campagna, chi va a trovare i nonni lontani. Insomma, per le vacanze si può fare di tutto e di più. Ascoltare la musica di mattina, leggere un libro nel primo pomeriggio, senza (finalmente) ripetere nulla, fermarsi a parlare con gli amici per ore e ore.
Diciamolo: da quando esiste la scuola, tutti i ragazzi aspettano l'estate.
Ma anche gli adulti lavorano un anno per poi godersi, in santa pace, le benedette ferie estive.
Per i ragazzi d'esame ancora la scuola non è finita: pazienza.
Ricordatevi: le vacanze dopo gli esami sono sempre più "gustose".
Arrivederci a settembre, al suono della prima campanella.
Buone vacanze ragazze e ragazzi.

Sergio Scimè, blogger