mercoledì 9 giugno 2010

I mali di Racalmuto: mafia, droga e mala politica.

Un anno fa scrivevo nel blog Regalpetra Libera Racalmuto un post dal titolo “La parola ai Racalmutesi”. La mia era una voce solitaria nell’oceano di internet e nella vita reale. Da quel momento diversi giovani  e non hanno iniziato a condividere l’idea che la giunta e il consiglio comunale erano inadeguati a governare il paese. Durante l'anno i partiti, i coordinamenti politici, i consiglieri comunali hanno fatto finta di non capire che la barca stava affondando. Oggi qualcosa è cambiato. Quelli che fino a ieri stavano nel banchetto oggi si sono ravveduti. Quelli che stavano in silenzio iniziano a parlare. Comunque qualcosa si muove. Io credo che bisogna ricominciare a discutere dei mille problemi del paese e dei racalmutesi. Le parole non servono ed un manifesto non risolve nulla, ci vogliono azioni concrete.
Se a Racalmuto non arrivano finanziamenti perché c’è questa amministrazione di sicuro non facciamo del male a chi ci amministra ma alla nostra città. Tutti abbiamo delle responsabilità, ma di più chi ha sostenuto prima e durante questo sindaco e le sue giunte.
Condivido il contenuto del manifesto firmato da dieci consiglieri comunali e dai coordinamenti politici di Racalmuto, ma non si possono usare due pesi e due misure.
Non mi lascio affascinare facilmente, io ho la mia dignità. Non mi piaceva l’idea di firmare un manifesto di opposizione dove dopo tre anni fosse stato l’onorevole Milioto a proporre titolo, contenuti e censure. On. Milioto che è stato sul palco in campagna elettorale e anche dopo con quel Petrotto che oggi tutti critichiamo.
La gestione amministrativa è stata fallimentare sin dal primo giorno, ma alcuni l’hanno capito solo oggi.
Nell’ultima campagna elettorale sono stato accanto a Giovanni Sciortino condividendo un progetto politico insieme a tanti altri amici. Dobbiamo ricominciare da quel progetto. Non dobbiamo fare obbligatoriamente una guerra tutti insieme contro Petrotto (che di problemi in questo periodo ne ha abbastanza), noi che abbiamo digerito fatti molto più gravi.
L’immagine del paese è stata distrutta per tanti motivi: mafia, droga, mala politica.
Dobbiamo lottare questi mali, se abbiamo il coraggio, oppure restiamo a casa che è meglio.