lunedì 23 agosto 2010

Il cappio espiatorio nel tentativo di salvare il fallimento dell'amministrazione comunale

Ho letto diversi commenti sull’episodio molto raccapricciante del cappio appeso davanti l’ingresso del comune. Un fatto allarmante per le istituzione e per l’intera comunità. Mi unisco al commento su facebook di Renato Volpe, quando scrive “E' nei momenti difficili che una comunità si stringe attorno alle istituzioni. Amministratori, scuola, chiesa, operatori sociali, giornalisti e cittadini tutti insieme per dire NO alle intimidazioni”. Conosco Renato persona sensibile di fronte a fatti di questo tipo, sicuramente anche per il posto di dirigente che occupa al comune potrà organizzare un momento di riflessione pubblica per discutere del da fare per iniziare un percorso nuovo per il paese: senza violenza, senza omertà, senza intimidazione.
Da una ricerca su google risulta che l’intimidazione serve ad imbarazzare, mettere in soggezione, a disagio. Intimorire, impaurire, incutere timore.
Chi oggi trova nell'intimidazione il “cappio espiatorio” per salvare il fallimento dell'amministrazione si sbaglia.
Chi cerca sempre di soddisfare le sue debolezze accusando gli altri, che legittimamnte si oppongono verso chi in questi anni non ha fatto nulla di buono per la comunità racalmutese e dimentica cinicamente il suo linguaggio violento scontroso e scorbutico.
Il sottoscritto e tanti altri racalmutesi sono stati più volte intimiditi dalla voce di chi oggi si ricorda e reclama di essere istituzione, avendolo dimenticato per tre lunghi anni, facendosi i fatti propri, alle spalle del consenso popolare. Se non ci credete vi passo il file.
La gente non ha fiducia nella politica ed è vero. Ma mettere nel sacco tutti non va bene e non è corretto.
Chi ha messo il cappio non è la Comunità Racalmutese. Il popolo di Racalmuto sta subendo la scorrettezza politica dell’attuale maggioranza politica, che ha dimenticato gli interessi della collettività.
Un paese intimidito anche dalle istituzioni.
Oggi Racalmuto è amministrata da una maggioranza che non si fonda su un programma per i cittadini ma per soddisfare gli interessi degli amministratori e dei consiglieri comunali.
Il paese ha sofferto tanto in questi anni, per colpa di alcuni, non possiamo nascondere nulla.
E’ chiaro a tutti che le intimidazioni non frenano nessuno, bisogna continuare a lottare civilmente per un paese che ci piace di più.

(sergio scimè)