giovedì 27 maggio 2010

Com'è triste Racalmuto ...

Com'è triste Racalmuto.
Sono passati tre anni dalle ultime elezioni amministrative e la situazione politica si è capovolta.
I buoni diventano cattivi e i cattivi diventano buoni.
Oggi Petrotto si scaglia contro Salvatore Milioto che ha permesso l’elezione di Petrotto e ha votato il documento di sfiducia nei confronti del sindaco.
Qualche giorno fa si è scagliato contro Giuseppe Guagliano poiché sostiene da un anno di porre fine a quest’esperienza amministrativa.
Si è scagliato contro Luigi Penzillo perché si è dimesso da assessore dalla giunta Petrotto poiché non condivideva i metodi nell’amministrare la cosa pubblica.
Si è scagliato contro Padre Martorana perché aveva capito.
Oggi i buoni sono i nove - dieci consiglieri comunali che non hanno votato il documento dove si chiedono le dimissioni del sindaco. Ricordiamo che tra i firmatari del documento anche il consigliere Diego Sberna eletto proprio nella lista del sindaco Petrotto.
Chi sono i buoni per Petrotto? quelli che ancora per opportunismo gli danno fiducia.
Qui nessuno vuole entrare nella questione giudiziaria.
Va dato merito alle forze dell’ordine e in primis al Comando dei Carabinieri di Racalmuto per il lavoro svolto, sperando che al più presto emerga la verità su tutta la vicenda.
Ma chi sono i buoni per Petrotto?
1) il gruppo consiliare del PD composto da Salvatore Sardo e da Carmelo Brucculeri, due consiglieri con due poltrone in giunta Todaro e Morgante.
2) il gruppo consiliare del PDL composto da Lidia Picone, Alfredo Mattina e Luigi Falco con due assessori in giunta Gigi Scibetta e Gioacchino Morgante.
3) il consigliere Barravecchia Giovanni con un assessore in giunta Peppuccio Barravecchia.
4)il consigliere Angelo Guagliano fratello della moglie del sindaco.
5)il gruppo Morgante Gioacchino e Spalanca Eduardo con un assessore in giunta Alfonso Cardillo (dopo Antonio Lauricella e le dimissioni volontarie di Luigi Penzillo)
6) l’assessore Mattina Giovanni senza consiglieri di riferimento
6) fuori dalla giunta il consigliere di maggioranza Campanella Calogero.
Certamente il momento è difficile, l’economia del paese risente del malgoverno del paese e ne risentirà ancora dopo le ultime vicende giudiziarie che coinvolgono l’amministrazione e l’Ufficio Tecnico Comunale. Se i rappresentanti istituzionali della politica locale hanno un po’ di buon senso devono con senso di responsabilità interrompere questa esperienza amministrativa.
Non ci vuole coraggio soltanto "amore per il paese".
Nei faldoni e nelle intercettazioni (363 pagine) emerge un modus operandi da sballo, allegro e di basso costume, un concentrato di tanto squallore.
Come un paese può vedere la luce se non si esce dal tunnel. Come può arrivare la luce quando il dott. Salvatore Sardo in consiglio comunale, prorpio lui uomo del PD sostenitore di questo andazzo, quando afferma che tutti “si sono chiusi gli occhi” (e forse anche il naso) di fronte a situazioni sbagliate come lo 0,20 o in un altro consiglio si è detto che gli assessori non leggono le delibere. Lui che è consigliere comunale da trent'anni e vice-sindaco della passata amministrazione Restivo.
Ma chi governa che fa? aspetta lo stipendio senza preoccuparsi che il paese va sempre di più all’inferno?
Io non so se Padre Martorana, arciprete di Racalmuto ha letto le carte, lui che tanto si è battuto contro la droga , che giudizio esprime di fronte a tanto “SCHIFO” che arriva dal palazzo.
Quale posizione prende la chiesa dopo fatti del genere. Quando chi per la carica che occupa deve essere di esempio per tutta la comunità divulga modi e comportamenti sbagliati e di malcostume.
Che fanno i politici di prima seconda terza Repubblica di fronte a un fatto che segna negativamente la storia del nostro paese, voi che non avete fermato in tempo tutto questo pur sapendo.
Non possiamo far morire il nostro paese.
Racalmuto deve risollevarsi da tanto “SCHIFO”.
(sergio scimè)