venerdì 13 aprile 2012

Il ministro Cancellieri mette piede nell'aula del consiglio sciolto per mafia

Tutti quanti, o quasi, avete visto o letto i momenti della visita del Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, a Racalmuto, ma nessuno vi ha detto cos'è successo veramente.


Arrivo alle 10,55 circa. Il Ministro scende dall'auto davanti al portone del municipio di Racalmuto, sale le scale ed entra in quella che è stata fino a qualche giorno fa l'aula del consiglio comunale sciolto per infiltrazione mafiosa.

Dentro c'erano i rappresentanti delle forze dell'ordine, della magistratura, il vescovo, il prefetto di Agrigento, i tre commissari prefettizi che guideranno per 18 mesi il comune e i redattori di "Malgrado Tutto".
Non c'era nessun altro, qualcuno ha provato ad entrare ma è stato allontanato dalla polizia.

"Scusi, non può entrare. Mi dispiace."
Un incontro a porte chiuse. Fuori dall'aula anche l'ex commissario straordinario dott.Petralia. Un commissario che per cautela ha fatto poco in questi mesi, quasi nulla. 
L'ingresso del ministro ha dato la sensazione di un  "Colpo di Stato" in un  comune dove la ragione si è persa. Tutta gente in divisa con altrettanti uomini della polizia in borghese. Insieme al ministro entra il prefetto che guiderà il comune: Gabriella Tramonti.  C'è molto lavoro da fare.

Democrazia sospesa, a tutela della legalità.
Le frasi dette nell'aula consiliare: 
"Siamo qui per portare legalità e giustizia. Siamo qui per fare pulizia e riportare democrazia in un paese vittima di imbrogli amministrativi e di infiltrazione mafiosa dentro l'istituzione".
I cittadini racalmutesi in gran silenzio accolgono il ministro, quando si affaccia dalla chiesa Madre nel corso di via Garibaldi per vedere la statua di Sciascia. Un'atmosfera molto diversa rispetto a quando a far visita  era stato il Presidente della Repubblica Napolitano.
Un silenzio che assume una pluralità di significati.

Un aiuto nell'interpretazione del silenzio.
Ognuno sceglie l'opzione più confacente.
Opzione n. 1 : Il silenzio di un bambino che ha fatto una monelleria.
Opzione n. 2 : Il silenzio di una comunità cosciente e rispettosa della decisione ministeriale.
Opzione n. 3 : Il silenzio di una comunità stanca dopo anni di ingiustizie.

Le parole del Ministro"Privare un comune di eleggere i propri rappresentanti è una forzatura, da questa forzatura rinascerà il paese". Speriamo.
In auto blu, con il lungo seguito di polizia e carabinieri, visita alla sede della Fondazione Sciascia.
Lì, il discorso si fa molto lungo.


Blog REGALPETRA LIBERA
blogger Sergio Scimè