domenica 9 settembre 2012

LA PROTESTA video


Racalmuto (povera) ha solo Dio

Ciao, sono Sergio Scimè, mentre scrivo sento Biagio Antonacci su Rai 2, parla di Dio. Dice cose interessanti:

Dio è fuori con la gente.
Dio è con chi ha bisogno di aiuto.
Dio non si trova solo in chiesa.
Dio è con i poveri dentro e fuori la chiesa.
Dio non ti lascia mai.

Aggiungo:

Dio è accanto alle famiglie bisognose.
Dio è vicino agli anziani soli costretti  pagare tasse senza sconto.
Dio è con le ragazze madri, senza lavoro.
Dio è accanto alla gente comune, quelli che si rodono dentro e non hanno la forza di gridare: GIUSTIZIA.

In questi giorni sono andato a trovare a casa tanti racalmutesi.
Ho ascoltato chi è solo, chi vive sempre dentro un appartamento in periferia e non esce mai, chi non ha soldi per vivere, chi non compra nulla perché povero, chi non ha lavoro; ma tutti si sono visti recapitare una tassa PAZZA sui rifiuti. Ingiusta e disonesta. La tassa sui rifiuti più alta in Italia.

  1. Deve pagare di più chi consuma di più; non esistono altre regole. Chi non ha soldi per comprare il pane non sporca e non fa spazzatura.Racalmuto non deve pagare la spazzatura dei turisti di Agrigento, dei villeggianti di San Leone, dei milanesi che d'estate vivono a Lampedusa. Il sud paga le tasse per quelli del nord. Una vergogna !
  2. Racalmuto vuole pagare il giusto, la spazzatura che produce, non quella di altri. Racalmuto vuole fare la raccolta differenziata per proteggere l'ambiente e per risparmiare.Un'anziana con una pensione minima, sola, non può pagare 300-400 euro di tassa sui rifiuti. Una tassa che colpisce i poveri, chi sta più male. 
  3. Una tassa PAZZA per pagare servizi che non ci sono. Esistono solo sulla carta. La gestione dei rifiuti è inquinata da persone in giacca e cravatta senza scrupoli. Ladri legalizzati.
  4. La commissione prefettizia deve agire nell'interesse del cittadino ed ha il dovere di spiegare quello che sta succedendo. La gente è nervosa. Si aspettava dialogo, era fiduciosa dopo le belle parole del Ministro Cancellieri, per ben due volte a Racalmuto a distanza di pochi mesi. 
  5. Racalmuto si sente tradita.Non crede nei commissari, non crede nello Stato.Lo Stato toglie ai poveri per dare ai ricchi; sempre così. Non fa giustizia. Salvaguardia lelobby di potere, compresa la casta dei rifiuti.
  6. Un paese colpito ancora una volta. Prima dalla mafia, poi dalla cattiva politica, adesso da uno Stato assente, deludente, senza ragione.

lunedì 23 luglio 2012

Rossetto. Matita. Fondotinta.

Trucco alla francese
Quando a Racalmuto arrivano le grandi autorità romane; il paese puntualmente si trucca.
La visita del Presidente Ciampi, poi quella di Napolitano insegnano.
Quel trucco ha avuto onori e oneri per gli ex amministratori.
Lo facevano gli amministratori di ieri, lo fanno i commissari di oggi.
Il cerimoniale non cambia.
Rossetto. MatitaFondotinta. 
Niente di più, niente di meno.
Un gran da fare per truccare le vie pallide di tutti i giorni.
A che serve truccarsi per poi avere le ascelle puzzolenti?
L'igiene è tutt'altra cosa.
I lampioni del corso non si puliscono da anni e anni.
Quelle bandierine sbiadite nei lampioni si ricordano la festa o la visita di qualcuno di importante.
Piazza pulita.

Vi chiedo con cortesia:
1) mentre avete il colore bianco tra le mani potete fare le strisce pedonali in viale Hamilton all'altezza del parco giochi per bambini?  
2) Una richiesta condivisa dai tanti genitori che accompagnano i propri figli in quel parco che non rispetta minimamente le misure di sicurezza. 
3) Invito i commissari a fare un sopralluogo, cammin facendo..
Sergio Scimè, blogger

domenica 10 giugno 2012

Non mi fido del politico

Non mi fido più di chi di mestiere fa il politico. Gente che promette posti di lavoro ad amici e parenti ma poi non fa nulla; dopo aver ESTORTO il votocon l'inganno, si dimentica di tutti e pensa soltanto alla prebenda. La politica per la famiglia; per il conto corrente; per le amanti. La casta che gli italiani non sopportano più.
Qualche lettore vede alcune mie posizioni incoerenti, si sbaglia. Sono coerente con le mie idee, con la mia volontà di cambiamento. Se ognuno rimane nella sua posizione non cambierà mai nulla, io mi metto in gioco, a volte sono nel giusto a volte commetto degli errori. Sono una persona normale.
Proprio oggi leggevo "la politica del fai da te", va molto di moda. Penso e decido con la mia testa. Meglio scegliere con la mia testa, che far scegliere ad un politico. Questa è la tendenza del momento. Uno che pensa con la propria testa è libero. Le ideologie, i partiti, i segretari di partito, l'organigramma: roba vecchia. L'Italia in questo momento è governata da tecnici, in Sicilia si cerca un candidato della società civile; Racalmuto è guidata da un prefetto.  E' evidente la fine dei partiti.
I cittadini, la forza civica ha capito che i partiti sono delle "macchinette" mangiasoldi, luoghi di spartizione, ambienti della corruzione. Da eliminare.

Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera

Io nel pensier mi fingo

Caro amico hai ragione da vendere; io non ho la carta della verità in tasca, il mio ondeggiare viene interpretato da te come un fatto negativo, un punto debole ma è certamente l'angolo della salvezza; è vero nella nostra terra i buoni propositi viaggiano in vasi di terracotta aspetto anch'io ad un riscatto e ad un orgoglio civile che porti le buone intenzioni a viaggiare in nuovi vasi di ferro. "io nel pensier mi fingo ...naufragar m'è dolce in questo mare". I sogni non hanno confini, non hanno regole, sono indeterminati, imprevedibili ... irrequieti. (sergio scimè, blogger)

martedì 29 maggio 2012

La "p" piccola di Racalmuto

Prima dello scioglimento i politici eranoindaffaratinell'organizzazione liste, programmi, iniziative, e tanto altro per il bene dei cittadini.
Diciamo la verità: erano tutti pronti ad occupare un posto "politico". Gli serviva una poltrona, per il gettone di presenza, per una raccomandazione, per un incarico.
Ma dove sono adesso i politicanti di Racalmuto?
Partiti, segretari, simboli, aggregazioni, candidati sindaci residenti e "non residenti": chi li ha visti più? 
Si fa politica solo in prossimità delle  elezioni, dopo non serve.
Si ricordano dei cittadini solo per il voto, come sempre. Un brutto vizio.  La politica con la "p" piccola. L'indignazione è proprio questa. I commissari prefettizi governano il paese: il resto (provincia, regione, nazione) è governato dalla politica, dai partiti "assenti", dagli onorevoli dimenticati. 

Sergio Scimè, blogger

lunedì 21 maggio 2012

Fianco a fianco per il mio paese

Sento che qualcosa si muove in paese, le persone riflettono su quanto sta succedendo nel nostro comune. Una persona, un paese, una comunità sceglie il proprio destino. Un adulto ha la responsabilità di preparare la vita anche per le generazioni future, è il momento affinché le persone pulite si mettano insieme per promuovere valori, progetti, iniziative volte a migliorare la qualità della vita. 
Racalmuto è sempre più piccolo e non si può fare a meno di socializzare le intelligenze, fianco a fianco per il bene comune, e dare vita ad una comunità attiva e responsabile.
(Sergio Scimè)

venerdì 27 aprile 2012

La mia proposta: Costruire una caserma dei Carabinieri


Al periodico Malgrado tutto
Idee per un paese

Dopo aver letto nel vostro sito l'iniziativa "Idee per un paese" vi scrivo una mia idea per Racalmuto da inserire nel libro bianco da sottoporre ai commissari prefettizi.
L'idea: costruire una Caserma dei Carabinieri.
La Caserma si trova da più di trent'anni in locali privati presi in affitto, la competenza per costruire un edificio demaniale da adibire a caserma è del Comune di Racalmuto. 
Il momento è ideale per chiedere un finanziamento alla Regione o al Ministero competente e realizzare un presidio così importante per la sicurezza dei cittadini è il segno più autentico del cambiamento, un investimento alla legalità.

Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera

Ero la persona scomoda da eliminare

Sono passate alcune settimane dallo scioglimento del consiglio comunale, prima di allora tutti in piazza a discutere; a cercare strategie e alleanze per accaparrarsi una poltrona al comune. Tutti per il bene del paese, si capisce. Ma in quei giorni che precedevano lo scioglimento si toccavano con mano delle situazioni per nulla convincenti. Io ero la persona scomoda da eliminare.Politicamente spero. Quello che aveva scritto e denunciato i misfatti degli uscenti, di chi ha sbagliato e governato male Racalmuto.
Mi è arrivata voce che in una riunione qualcuno ha detto: "Se il comune non viene sciolto e si va a votare, Scimè non dovrà scendere nemmeno in piazza". 
Non è necessario decodificare, per capire. Chi parla, scrive e pensa con la propria testa non piace alla mafia e nemmeno alla politica, non è un uomo d'onore. Tutti a cercare l'uomo del silenzio, di chi non ha detto o ha detto molto poco di Racalmuto, facendosi i fatti propri.
Bisogna ripartire, ma senza tralasciare la memoria.

Sergio Scimè, blogger regalpetra libera

venerdì 13 aprile 2012

Il ministro Cancellieri mette piede nell'aula del consiglio sciolto per mafia

Tutti quanti, o quasi, avete visto o letto i momenti della visita del Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, a Racalmuto, ma nessuno vi ha detto cos'è successo veramente.


Arrivo alle 10,55 circa. Il Ministro scende dall'auto davanti al portone del municipio di Racalmuto, sale le scale ed entra in quella che è stata fino a qualche giorno fa l'aula del consiglio comunale sciolto per infiltrazione mafiosa.

Dentro c'erano i rappresentanti delle forze dell'ordine, della magistratura, il vescovo, il prefetto di Agrigento, i tre commissari prefettizi che guideranno per 18 mesi il comune e i redattori di "Malgrado Tutto".
Non c'era nessun altro, qualcuno ha provato ad entrare ma è stato allontanato dalla polizia.

"Scusi, non può entrare. Mi dispiace."
Un incontro a porte chiuse. Fuori dall'aula anche l'ex commissario straordinario dott.Petralia. Un commissario che per cautela ha fatto poco in questi mesi, quasi nulla. 
L'ingresso del ministro ha dato la sensazione di un  "Colpo di Stato" in un  comune dove la ragione si è persa. Tutta gente in divisa con altrettanti uomini della polizia in borghese. Insieme al ministro entra il prefetto che guiderà il comune: Gabriella Tramonti.  C'è molto lavoro da fare.

Democrazia sospesa, a tutela della legalità.
Le frasi dette nell'aula consiliare: 
"Siamo qui per portare legalità e giustizia. Siamo qui per fare pulizia e riportare democrazia in un paese vittima di imbrogli amministrativi e di infiltrazione mafiosa dentro l'istituzione".
I cittadini racalmutesi in gran silenzio accolgono il ministro, quando si affaccia dalla chiesa Madre nel corso di via Garibaldi per vedere la statua di Sciascia. Un'atmosfera molto diversa rispetto a quando a far visita  era stato il Presidente della Repubblica Napolitano.
Un silenzio che assume una pluralità di significati.

Un aiuto nell'interpretazione del silenzio.
Ognuno sceglie l'opzione più confacente.
Opzione n. 1 : Il silenzio di un bambino che ha fatto una monelleria.
Opzione n. 2 : Il silenzio di una comunità cosciente e rispettosa della decisione ministeriale.
Opzione n. 3 : Il silenzio di una comunità stanca dopo anni di ingiustizie.

Le parole del Ministro"Privare un comune di eleggere i propri rappresentanti è una forzatura, da questa forzatura rinascerà il paese". Speriamo.
In auto blu, con il lungo seguito di polizia e carabinieri, visita alla sede della Fondazione Sciascia.
Lì, il discorso si fa molto lungo.


Blog REGALPETRA LIBERA
blogger Sergio Scimè

Perchè viene il ministro dell'interno a Racalmuto?

1) Perché viene  il Ministro dell'Interno?
2) Perché il Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazione mafiosa?

La risposta da parte mia è secca: perché in questi anni la politica che ha governato Racalmuto ha commesso degli errori gravissimi. In modo particolare a sbagliare è stato chi ha promesso legalità e correttezza morale e poi in realtà ha fatto il contrario.
Ha sbagliato quella politica che non si è mai preoccupata di creare una classe dirigente pulita, lontana dalla mafia.
Hanno sbagliato i consiglieri comunali perché due anni fa, dopo le dimissioni del sindaco, dopo le indagini degli ispettori prefettizi dovevano dimettersi, invece sono rimasti al loro posto "testardamente". 
Hanno sbagliato quei burocrati che non hanno osservato la legge per fare i propri interessi.
Io con altri giovani, a gran voce abbiamo cercato di far capire che le cose non andavano, abbiamo fatto di tutto  per non arrivare a questo punto. Non è vero che a Racalmuto non esiste una coscienza civile, la verità è che questa coscienza rimane isolata.
Mi dispiace che la politica, i partiti, l'associazionismo, quelli che avevano un sogno, in questo momento molto critico non si esprimono, sono in silenzio. La mia posizione, quella del blog, è sempre stata chiara e limpida. Ci siamo presentati sempre con la nostra faccia, con le nostre idee, con la nostra voglia di legalità e di cambiamento.
Domani si insedieranno i tre commissari prefettizi al governo del paese, nominati dal Presidente della Repubblica e sarà direttamente il Ministro Anna Maria Cancellieri con la sua presenza a Racalmuto a rafforzare questa forte presenza dello Stato alla guida dell'amministrazione comunale.
Una data importante, che non dimenticheremo.
Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera

RACALMUTO La sofferenza di Gesù davanti il portone della casa comune

VENERDI' SANTO. Racalmuto. Ore 12,10. 6 aprile 2012.   La passione di Gesù Cristo si ferma lì, davanti il portone del palazzo municipale. Una scena singolare, in un momento di grande difficoltà e dimancanza di valori, una pubblica amministrazione che esce sconfitta, Cristo Gesù si ferma. Un'immagine che ci deve far riflettere. Gesù è stato Crocifisso per i nostri peccati. Siamo tutti peccatori, anche il nostro ente ha peccato. Il giorno della morte di Gesù, nostro Signore, per Racalmuto (oggi più di ieri)   ha un significato molto profondo, dopo lo scioglimento dell'apparato politico ed amministrativo.

Auspichiamo l'inizio di una Pasqua di Resurrezione.
Martedì 10 aprile 2012, lo Stato italiano guiderà le sorti del nostro paese. L'insediamento dei tre commissari accompagnati dal ministro dell'interno, viene visto dai cittadini come possibile svolta verso la legalità, la trasparenza e la rinascita di un buon governo. I tre commissari  governeranno per 18 mesi, periodo necessario per un'attenta riflessione e per un recupero di una etica smarrita.
Significativa la bandiera d'Italia e quella Europea nel balcone del Comune posizionate a mezz'asta non per volere di alcuno, ma per spirito di servizio.

Sergio Scimè 
blogger Regalpetra libera

mercoledì 28 marzo 2012

Lettera ai Racalmutesi

GRAZIE ... !!!
Grazie a tutti per il sostegno che mi avete dato in questi anni ed in modo particolare nell'ultimo periodo.
Ho fatto sempre quello che sentivo nel mio cuore, spinto dall'Amore verso il nostro paese.
Sapevo che le elezioni erano a rischio, ma era giusto lottare fino al'ultimo per il cambiamento.
La speranza non deve morire.
Io da sempre mi sono presentato con la mia faccia, con le mie idee, con la voglia di "fare bene" per Racalmuto.
Ero pronto, con il vostro consenso, a fare il sindaco di Racalmuto nel rispetto della  legalità e nella trasparenza, ma questo non piaceva a chi fa la politica per interessi personali e familiari.
Sono convinto che la rinascita può avere inizio soltanto da una presa di coscienza di tutta la cittadinanza, con l'impegno diretto da parte di quella maggioranza di Racalmutesi onesti.
La mafia, la cattiva politica, la disonestà amministrativa devono essere combattute con forza.
Ringrazio i giovani Racalmutesi che hanno creduto e lottato insieme a me per una Nuova Racalmuto.
Da tre anni che il blog Regalpetra libera lotta contro le ingiustizie che ogni giorno subivano i cittadini, è stata una finestra aperta a tutti per i piccoli ed i grandi problemi.
Il blog non è solo denuncia civica ma ha fatto vera promozione delle tradizioni e della cultura del nostro paese.
Tutto questo in modo assolutamente gratuito, spinti dalla passione e dalla voglia di riscattare una comunità che si merita molto di più.
Il blog continuerà ad esserci perché è prima di tutto un servizio di informazione e di confronto democratico aperto a tutti. Noi non andiamo in letargo e non pensiamo al bene del paese solo in campagna elettorale.
Saremo presenti anche durante il commissariamento prefettizio, con spirito costruttivo e collaborativo.
Dopo la notizia di scioglimento del comune di Racalmuto, con il mio telefonino ho inviato agli amici questo messaggio che condivido con tutti voi: "Il nostro impegno continua", nulla può fermare la forza delle nostre idee.
Grazie Racalmuto !
Con affetto Sergio Scimè
Data, 26/03/ 2012

domenica 4 marzo 2012

ALZIAMOCI e lavoriamo insieme per la rinascita di Racalmuto.

... per cambiare ci vogliono idee nuove, ma prima una nuova etica politica. Se la gente è delusa ci sarà un motivo, anni di sofferenza, di scarsa programmazione, nessun progetto di crescita e di sviluppo. Basti ricordare il numero di assessori che hanno attraversato il comune in quattro anni. Dieci, venti, trenta. E' andata avanti la politica della divisione, oggi bisogna pensare insieme,il "fare" condiviso. La politica deve aggregare, collaborare con le nuove proposte, con le energie sane presenti nella nostra comunità. 
Tutti, nessuno escluso, dobbiamo dare una mano al paese. Intellettuali, professionisti, studenti, operai, insegnanti, commercianti, imprenditori, pensionati, giovani, impiegati: ALZIAMOCI e lavoriamo insieme per la rinascita di Racalmuto. 
Quello che è mancato in questi anni? Una politica per l'infanzia. I bambini sono una risorsa e non un peso. Sappiamo tutti quanti problemi per la mensa scolastica. Nuovi ed efficienti parchi giochi. Una politica per i giovani coinvolgendoli nella vita amministrativa e nelle scelte di interesse collettivo. Una politica per il verde pubblico, anche qst è stata deludente nelle passate amministrazioni.
Sono tanti i giovani con grandi capacità e con idee innovative. Non dimentichiamo che il nuovo mondo informatico può portare interessanti novità di crescita economia se giustamente utilizzato, in questo campo i giovani sono i primi. Una politica per le persone con disabilità, anche quella è stata molto carente, dobbiamo ringraziare l'iniziativa associativa che in questi anni si è prodigata in questo senso. Ci vuole un serio piano urbanistico per dare la possibilità a chi vuole farsi una casa di trovare facilitazioni da parte dell'ente, nel rispetto delle regole. Un piano commerciale ed industriale. Costituire un ufficio unico comunale che agevoli l'iniziativa privata nel nostro comune che creino nuove occasioni lavorative per i racalmutesi. Dare vita ad un programma annuale per le manifestazioni culturali, ludiche e religiose, rinvigorire l'attività della Fondazione Sciascia. Riaprire il teatro con un ricco cartellone, coinvolgendo i giovani ed i ragazzi della scuola con corsi di recitazione o per imparare i mestieri del personale che sta dietro le quinte. Una politica agricola, promuovendo il nostro vino, l'olio, le mandorle di Regalpetra. Abbellire la piazzarendere i luoghi di maggiore condivisione più accoglienti per noi Racalmutesi ma anche per chi viene da fuori. Sono tante le cose da fare insieme, ma ci vuole l'impegno di tutti.
Sergio Scimè
 blogger Regalpetra Libera

martedì 7 febbraio 2012

Sindaco e assessori a viso scoperto !

Si vota o non si vota questo è il dilemma. Tra pochi mesi  a Racalmuto ci sarà
1) o un nuovo sindaco, una nuova amministrazione e ed un nuovo consiglio comunale.
2) o tre commissari prefettizi perché il comune è a rischio di infiltrazioni mafiose.
Questa doppia ipotesi mette in crisi chi la politica la fa per mestiere e non per passione. Diversi vogliono lanciarsi per le prossime amministrative ma restano bloccati quando le elezioni sono incerte. Questo non fa ben sperare per il paese e crea molti sospetti.
Chi vuole impegnarsi per la comunità Racalmutese deve, a prescindere dalla elezioni, mettere in circolo le sue idee e le sue proposte.  Mettersi in gioco sin da subito.
In un momento così delicato chi si candida deve essere più trasparente possibile senza nessun indugio.
Racalmuto ha vissuto anni difficile e in pochi hanno detto no, così non va. 
Come si può pensare di voler bene amministrare il paese restando nell'anonimato?
Bisogna presentarsi a viso scoperto, cercando il consenso dei cittadini.
Si vota o non si vota, non è un problema quando alla base c'è la limpidezza nei valori e la volontà di fare con generosità per il bene comune. Io, sono aperto a qualsiasi dialogo ma dobbiamo presentare alla città un'autentica volontà di cambiamento.
Dire la verità fa male a pochi ma fa il BENE di molti.
Sergio Scimè, TRE ESSE